La ricerca non si paga con le congratulazioni
Un gruppo di scienziati collabora con un'organizzazione internazionale che vince il premio nobel. i finanziameti di questo gruppo di ricerca salgono alle stelle. Così è, tranne che in Italia, dove avviene il contrario ma in compenso hanno le congratulazioni del Presidente del Consiglio!
Gli scienziati del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) hanno collaborato all'Ipcc, l'organismo delle Nazioni Unite dedicato allo studio dei cambiamenti climatici che ha ricevuto il premio nobel per la pace quest'anno e ora si trovano a casa per via del taglio di finanziamenti. Ciò che è peggio è che i miseri finanziamenti vengono erogati con scadenze a breve termine e questo rende difficile pianificare le ricerche e creare collaborazioni con diverse nazioni.
"Fino al 2005 abbiamo potuto fare affidamento su circa 28 milioni di euro annui, una somma in linea con gli investimenti degli altri paesi europei, ma dall'anno successivo la cifra si è ridotta del 70%, permettendo a mala pena di coprire i costi di gestione ordinaria" spiega Massimo Frezzotti, ricercatore dell'ENEA. Inoltre, i finanziamenti avevano stanziamento triennale permettendo cosi la pianificazione e la corretta gestione sia del progetto che dei soldi, oltre a permettere una collaborazione fruttuosa con diversi colleghi stanieri. "Gli amici tedeschi e francesi tempo fa mi chiedevano dettagli sull'organizzazione del lavoro futuro, ho dovuto rispondergli che non sapevo neppure se ci saremmo andati quest'anno in Antartide", spiega il ricercatore.
Il 25 ottobre 2007 gli scienziati hanno organizzato un sit-in davanti a Palazzo Chigi per cercare di attirare i mezzi di comunicazione e cercare di cambiare le cose.
Purtroppo in questo non sono riusciti. E' comunque sconfortante vedere che i finanziamenti per la ricerca vengono erogati male ed è evidente che se vengono dati pe poco tempo la ricerca non può sfruttare le sue potenzialità al massimo. Inoltre, anche gli scienziati che collaborano per ricevere il premio nobel non vengono valorizzati. E' inutile che poi se uno scienziato di origini italiane emigrato negli Stati Uniti anni e anni orsono viene presentato con orgoglio nazionale. Dovremmo essee orgogliosi di tutti quei scienziati che decidono di lavorare in Italia dove mancano i fondi, il fermento scientifico e sopratutto la valorizzazione, la stima e dove nessuno crede nel loro lavoro.
Lettera aperta dal PNRA a Prodi e Mussi
Ammirati dal mondo, ma senza una lira", La Repubblica
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