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Luogo di confronto e di discussione sui temi ignorati dalla massa nichilizzata
Oggi sull'aereo un americano si è messo a chiacchierare con la hostess al quale in modo diretto e spavaldo gliha chiesto per chi votava (alle elezioni primarie americane). Lui ha dato la sua risposta e poi ha aggiunto che però pensava che tutto il mondo dovrebbe votare per il presidente statunitense, dato il peso delle decisioni.
Tralasciando le implicazioni politiche, economiche, sociali e nazionaliste: non è per niente una cattiva idea! Magari il voto di uno straniero potrebbe valere la metà o un quarto di quello di uno statunitense.
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Etichette: Riflessione
Beppe Grillo va in giro urlando "non vado a votare e ne sono orgoglioso". Male, malissimo. Votare è un nostro diritto ma anche un nostro obbligo sociale. Non possiamo dare per scontato questo nostro diritto è quindi un nostro dovere andare a votare. Ora se non ci sentiamo rappresentati da nessun candidato benissimo andiamo a votare e scriviamo sulla scheda elettorale una poesia, disegnamo un fumetto, scirvimao quello che pensiamo o semplicemente lasciamola in bianco.
In anzi tutto, è una presa di posizione molto pi forte. Immaginatevi i risultati elettorali di due paesi, Q e K, che hanno gli stessi partiti, R e G. Ecco i loro risultati elettorali
Q
Voti al partito R: 33%
Voti al partito G: 56%
Voti ad altri: 7%
Schede bianche: 4%
K
Voti al partito R: 11%
Voti al partito G: 18.6%
Voti ad altri: 2.3%
Schede bianche: 68.1%
I dati cosi presentati che cosa vi fanno pensare? Ai Quani piace molto di più R e G rispetto che ai Kesi.
SBAGLIATO! Se vi fate due conti il numero di voti ai partiti è identico: per esempio su 100 cittadini il 30% è andato a vorare di cui il 56 perchento ha votato per G è come dire che su 100 cittadini 16.8 persone hanno votato per G mentre se 90 cittadini su 100 sono andati alle urne di cui 18.6% ha dato la sua preferenza a G è come dire che, sorpresa sorpresa, 16.8 persone.
Questo banale esempio per dire che votare scheda bianca è molto più efficacie che non andare a votare, tralasciando tutto il discorso storico-sociopolitico.
Se non andate a votare ci sorbiremo innumerevoli puntate di porta-a-porta sul perchè gli italiani non sono andate alle urne! E si dibatterà su quanto alla gioventù di oggi non importa la politica!
Non trovo giusto che Beppe Grillo, Fiorello e altre personalità dei media sbandierino e pubblicizzano il non andare a votare. Come detto anche prima, è un diritto e dovere andare a votare. Il voto è segreto e chi vota chi non ce ne può importaare di meno. Che lasciassero fare la campagna elettorale ai politici, che è l'unica cosa che sono in grado di fare! Che Beppe Grillo torni a fare spettacolo, che i politici facciano i politica e che i cittadini facciano il loro dovere!
Se non andate a votare vergognatevi! Se non vi sentite rappresentati dalla classe politica attuale lasciate la scheda in bianco! Comunque, c'è anche l'opzione voto un politico per convinzione (ma mi sa che saranno in pochi) e ovviamente l'opzione voto V per non far salire al governo B!
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Etichette: Politica
Questo è il testo di una lettera firmata da undici donne autorevoli in diversi campi, che aprirà il prossimo numero speciale di MicroMega in uscita il 29 febbraio (il cui titolo sarà "Il Papa oscurantista - contro le donne, contro la scienza"). Chi la condivide la faccia circolare fin da ora in tutti i modi possibili.
Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti, ora basta! L'offensiva clericale contro le donne - spesso vera e propria crociata bigotta - ha raggiunto livelli intollerabili. Ma egualmente intollerabile appare la mancanza di reazione dello schieramento politico di centro-sinistra, che troppo spesso è addirittura condiscendenza.
Con l'oscena proposta di moratoria dell'aborto, che tratta le donne da assassine e boia, e la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di menomazioni gravissime), i corpi delle donne sono tornati ad essere "cose", terreno di scontro per il fanatismo religioso, oggetti sui quali esercitare potere.
Lo scorso 24 novembre centomila donne - completamente autorganizzate - hanno riempito le strade di Roma per denunciare la violenza sulle donne di una cultura patriarcale dura a morire. Queste aggressioni clericali e bigotte sono le ultime e più subdole forme della stessa violenza, mascherate dietro l'arroganza ipocrita di "difendere la vita". Perciò non basta più, cari dirigenti del centro-sinistra, limitarsi a dire che la legge 194 non si tocca: essa è già nei fatti messa in discussione. Pretendiamo da voi una presa di posizione chiara e inequivocabile, che condanni senza mezzi termini tutti i tentativi - da qualunque pulpito provengano - di mettere a rischio l'autodeterminazione delle donne, faticosamente conquistata: il nostro diritto a dire la prima e l'ultima parola sul nostro corpo e sulle nostre gravidanze.
Esigiamo perciò che i vostri programmi (per essere anche nostri) siano espliciti: se di una revisione ha bisogno la 194 è quella di eliminare l'obiezione di coscienza, che sempre più spesso impedisce nei fatti di esercitare il nostro diritto; va resa immediatamente disponibile in tutta Italia la pillola abortiva (RU 486), perché a un dramma non debba aggiungersi una ormai evitabile sofferenza; va reso semplice e veloce l'accesso alla pillola del giorno dopo, insieme a serie campagne di contraccezione fin dalle scuole medie; va introdotto l'insegnamento dell'educazione sessuale fin dalle elementari; vanno realizzati programmi culturali e sociali di sostegno alle donne immigrate, e rafforzate le norme e i servizi a tutela della maternità (nel quadro di una politica capace di sradicare la piaga della precarietà del lavoro).
Questi sono per noi valori non negoziabili, sui quali non siamo più disposte a compromessi.
Simona Argentieri
Adriana Cavarero
Isabella Ferrari
Sabina Guzzanti
Margherita Hack
Fiorella Mannoia
Dacia Maraini
Alda Merini
Valeria Parrella
Lidia Ravera
Elisabetta Visalberghi
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San Valentino è appena passato. L'altra vostra metà via ha inondato di cioccolatini, pensierini, coccole messagini e videochiamate? Vi state domandando se erano sincere o meno? Siete nel posto sbagliato, almeno che non vi trovate in Corea del Sud!
L'operatore di telefonia mobile coreana KTF offre agli utenti un servizio, per poco più di un euro al mese (o 20 centesimi a chiamata), che segretamente misura la passione nella voce dell'amato/a.
Se durante una videochiamata gli utenti che hanno il "Love Detector", come viene chiamato, guardano sullo schermo appare il love-o-metro. Una volta terminata la chiamata ricevono un sms che dice quanda sorpresa, concentrazione, onestà e affetto sprizzava l'interlocutore.
Dato che l'utente è colui/lei che pagaquesti dati sono inviati solo a lui/lei.
Sarà questa nuova trovata tecnologica più affidabile della bocca della verità? Per ora se vi chiama l'amato/a cercate di essere concentrati, affettuosi e onesti... specialmente se siete in Corea!
Reuters
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Se il tuo coinquiliono ha un assegno della previdenza sociale di € 241 da andare a riscuotere, chi non lo accompagnerebbe? Specialmente se poi il soldi te li puoi tenere. E cosi che i due 65enni David J. Dalaia e James O'Hare hanno pensato di accompagnare il loro terzo coinquilino Virgilio Cintron a una Pay-o-Matic. Lo hanno caricato su un sedi d'ufficio, quelle con le rotelline, e lo hanno scarrozzato per il quartiere newyorkese Hell's Kitchen. Virgilio era stato traghettato da Caronte sull'altra sponde del fiume (non che il poveretto fosse una persona cattiva, ma visto che per conquistare l'inferno ci vuole poco poi se gia abiti nella cucina tutto è più semplice...) ben prima che i coinquilini lo scarrozzassero in giro per la grande mela! Arrivati alla Pay-o-Matic, si sono accorti che Mr. Virgilio era morto e sono intervenute le forse dell'ordine. E i due pensinati sono finiti in carcere per frode, una frode bizzarra e divertente pa pur sempre truffa. David e James si che , speriamo il più tardi possibile, verranno traghettati da Caronte e sicuramente fra poco verranno traghettati sul grande schermo in una di queste commedie noir!
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