Flash News

Lasciateci un commento o a un post o al blog (sulla destra)

mercoledì 9 luglio 2008

Misurare l'areofagia

Un gruppo di ricercatori argentini sta studiano la quantità di gas emesso dai bovini. Hanno creato uno "zaino" che si gonfia grazie alla loro flautolenza. Cosi possono misurare la quantità si gas emesso e l'impatto ambientale. Si potrà quindi sapere quanto contribuiscono le mucche all'effetto serra...
In futuro magari, si potranno utilizzare queste cisterne come carburante per le auto al metano o per riscaldare le case!

lunedì 30 giugno 2008

Science pick-up lines


I wish I was Adenine so I can be paired with U!

Or to be more precise: I wish I was an adenine in an RNA molecule that does exhibit double stranded regions (eg tRNA), then I COULD pair with 'U'

If I were an enzyme, I'd be DNA helicase...that way I could unzip your genes.

If I were a nucleic acid, I would be RNA. That way, I could have U!

You're so hot you denature my proteins.

I Wish I Were Your Derivative So I Could Lie Tangent To Your Curves!

...and if these pick-up lines don't work...you can always thank Carbon-14: at least you still date!

And if you want to turn turn down these whacky scientists you can always reply: "I've met cells which were more competent than you."

martedì 27 maggio 2008

L'amore in un cotton-fioc

Le avete provate tutte? I classici incontri al buio, lo speed-dating agenzie matrimoniali online e su strada ma siete ancora single? Tranquilli fino al 14 febbraio 2009 Scientific Match offre l’iscrizione vitalizia al 50% ($995 invece che 1995.95).
Ispirato all’ormai famoso test della maglietta sudata dove uno studioso sottopose ad alcune donne delle magliette sudate portate da diversi uomini per tre lunghi giorni e la donna doveva scegliere la maglietta dall’odore più sexy!L’analisi successiva rivelò che l’odore che attraeva di più era quello con la persona con I geni per l'MHC (complesso maggiore di istocompatibilità)più divergenti. Tranquilli non dovrete sborsare $995 per vedervi recapitare a campionario di magliette sudate bensì vi inviano un cotton-fioc su cui dovrete sputarci sopra (in modo del tutto simile a quello che vi inviano dalla 23andme). La Scientific Match ‘colleziona’ i campioni di DNA dai clienti e vi cerca un partner, analizzando fra le alter cose la divergenza dei vostri MHC! Il metodo si selezione del partner non si limita all’analisi del codice genetico ma anche ad alcune domande di tipo psicologico e controlla altri fattori che potrebbero influenzare quail la fedina penale e se è in bancarotta. Le promesse del sito internet sono degne di campagna elettorale: da meno corna a più orgasmi passando attraverso una vita sessuale più gratificante in generale e delle ‘naturali fragranze del corpo del vostro partner’ più piacevoli e un aumento della fertilità. E se non bastasse persino figli più sani!
Scientific Match promette un livello di privacy elevatissimo: non sequenza tutto il DNA ma solo alcuni geni del sistema immunitario e comunque l’informazione genetica è talmente top secret che nemmeno l’utente può vederla! Come dice il sito: ‘la vostra privacy genetica è molto più vulnerabile quando andate a tagliarvi I capelli o bevete da un bicchiere in un ristorante!’
Per ora questo servizio si rivolge soprattutto a coppie etero ma anche gli omosessuali sono benvenuti. Le donne che prendono la pillola però non possono partecipare dato che il contraccettivo orale imita i sintomi di una gravidanza, inducendo a preferire persone con DNA simile, come i propri familiari. Si vede che ora il corteggiamento si fa attraverso un “mazzo” di cotton-fioc e non più con un mazzo di rose. La visione romantica dell’amore con questi siti scompare del tutto! Trovare un partner non è cosa semplice e non ci sono regole scientifiche che ce lo facciano trovare. Ci sono in gioco molti aspetti oltre alla divergenze in alcuni geni (quali fattori culturali, emotivi, inconsci) insomma è più una cosa di “stomaco” che di doppia elica! Anche se 52 anni da Watson e Crick hanno risolto la struttura del DNA annunciano di aver scoperto il segreto della vita non siamo però esseri semplici governati solo da circa 30,000 geni e dobbiamo accettare che per quanto molto sia “scritto” in questo lungo polimero non tutto lo è… e quello che manca sono proprio le spezie!
Scientific Match

venerdì 16 maggio 2008

La morte di un'opera d'arte

Non tutte le opere d'arte sono arrivate alla fine della mostra Design and the Elastic Mind tenutasi dal 4 febbraio al 12 maggio al Museum of Modern Art di New York.
Infatti, all'opera "Victimless Leather", una piccola giacca fatta da cellule staminali embrionale di topo, sono stati tolti i nutrienti perchè era cresciuta troppo in fretta! Gli artisti Oron Catts e Ionat Zurr raccontano come la loro opera era nutrita da un tubicino ma essendo cresciuta troppo in fretta ha intasato il suo apparato di incubazione solo cinque settimane dall'apertura dell'istallazione!
Tuttavia, la mostra organizzata da Paola Antonelli, ha riscontrato un enorme successo (clicca qui per leggere le recensioni). Particolarmente interessante, come recita il sito, il Design for Debate una nuova pratica che escogita modi per discutere delle implicazioni sociali, culturali ed etiche delle tecnologie emergenti presentando non solo artefatti ma anche scenari interrogativi che li accompagnano. Questi porgetti sfacciatamente pongono l'essere umano al centro dell'universo e ricercano una presa in considerazione del progresso scientifico e tecnologico mentre rispettano e preservano la nostra essenza come individui.

Senza dubbio una mostra ricca ed interessante, oltre che innovativa. Unica nota amara e disillusa: un altro esempio di fuga di cervelli dal nostro paese: Paola Antonelli, infatti è italiana.

The Tissue Culture and Art Project

sabato 26 aprile 2008

Pierre. 25 anni. Un problema: la calvizia.


Pierre è un pinguino africano che vive in america. Ha 25 anni e sta perdendo tutte le piume. Solo che senza piume non può tuffare perchè il piumaggio impermeabile lo protegge dalle fredde acque.

Una biologa marina, Pam Schaller, dell'Academy of Science di San Francisco gli hanno costruito una muta in neoprene che lo proteggesse dal freddo. E' cosi tornato a sguazzare in acqua e a ripreso a mangiare.

The Independent

giovedì 10 aprile 2008

Caffè trattato biologicamente

Vanno sempre più di moda i cibi e le bevande estravaganti e di lusso. Per i veri amanti del caffè a Londra vendono per ben £8 /circa €12) il Kopi luwak fatto con i chicchi di caffè raccolti dagli escrementi del Paradoxurus hermaphroditus, una sorta di procione che vive nelel foreste asiatiche. Apparentemente il sapore di questa tazzina perde l'amaro, non solo per l'elevato costo, ma anche per via del metabolismo di questo animale: i suoi succhi gastrici contiengono un enzima che degrada le proteine sulla cuticola del chicco che danno il tipico sapore amaro.
Una volta che l'animale sceglie i chicchi migliori e maturi al punto giusto, li mangia, li digerisce, li espelle, vengono raccolti, lavati (e pure potrebbe assumere un sapore interessante se questo passaggio venisse omesso), tostati, macinati e serviti!
Ma i circa € 500 al chilo possono aumentare arrivando a pagare £50 (circa €80) per una sola misera tazzina di caffè se il Kopi luwak viene mischiato con il Jamaican Blue Mountain per dare il Caffè Raro!

La prima cacca americana

Fino a pochi anni fa era accettato che i Clovis, vissuti 13200 anni fa, fossero i primi americani. Ci sono però diversi indizzi, e prove, che in in realtà qualche uomo (e donna) bazzicava per le Americhe già da un pò. Eske Willerslev, dell’Università di Copenhagen, e colleghi hanno trovato sei feci umane fossilizzate in una caverna dell’Oregon. Grazie all’analisi del carbone radioattivo risulta che questi escrementi siano stati cagati ben 14,300 anni fa! Circa 1000 anni prima della nascita della culutra Clovis!
Chi erano allora i primi Yankees? Dall’analisi del DNA mitocondriale estratto dalle feci risulta che queste persone appartenessero a gli aplogruppi A2 e B2 (2 dei 5 trovati negli indigeni d’America, nonchè entrambi presenti in Siberia).


Science doi:10.1126/science.1154116 (2008)
Nature (2008) Volume 452 Number 7188 p. 668

martedì 8 aprile 2008

Il mio neurone

lunedì 7 aprile 2008

Bang-Bang


Bubba Ludwig ha il porto d'armi dell'Illinois. Nulla di strano se non fosse che ha soli 10 mesi!!!! Il padre ha pagato i $5 e ha compilato la domanda del porto d'armi riportando daa di nascita, altezza (68 cm) , e peso (9 kg) del bambino e al posto della firma c'è uno scarabocchio. La domanda è stata accolta! A quanto pare la domanda serve per evitare di vendere le armi a soggetti violenti e con la fedina penale sporca, ricercando nei database, dove ovviamente un'infante non risulta! Il bambino cosi ha il porto d'armi! Il padre ha dichiarato di aver compilato il modulo convinto che non glielo avrebbero rifiutato!

Lava e stira tutto sott'acqua


GAV, erogatore, bombola, asso e ferro da stiro (oltre alle camicie da stirare) è l'equippagiamento che 72 sub australiani hanno portato a 3 metri di profondità nel porto di Melbourne. E' la nuova moda che viene dall'autuno australe: extreme ironing, che consiste nel stirare le camicie in luoghi estremi come per esempio sott'acqua! Secondo il sito internet extremeironing.com sarebbe 'l'ultimo sport pericoloso che unisce le emozioni di un'attività esterna estrema con la soddisfazione di una camicia bene stirata'.
Questi 72 subalinghi ambiscono al Guinness dei primati: il maggior numero di persone che si sono radunate a stirare sott'acqua (ovviamente i cavi elettrici sono stati tolti dai ferri!)
Questo extreme ironing a quanto pare va molto di moda: altri le camicie se le stirano sul cucuzzolo della montagna!
Sarà, ma per me è estremo anche solo stirare comodamente a casa!

mercoledì 2 aprile 2008

2 Aprile - il giorno della Blog Action


2 aprile 2008

Ai partiti politici, ai politici italiani, agli organi di informazione, alla cittadinanza tutta

Questa lettera nasce da uno sforzo collettivo di cittadini italiani della Rete, che si sono confrontati in maniera concreta e proficua usando i mezzi offerti dal social network e partendo da un approccio comune e condiviso, al di là dell’appartenenza politica di ciascuno, per agire attivamente nell’attuale contesto politico e socioculturale.Vogliamo richiamare l’attenzione di chi ci governa, degli organi d’informazione e delle istituzioni verso quelli che dovrebbero essere i principali obiettivi di una politica civile, etica e basata sul bene comune.

La tutela dei valori costituzionali del nostro Paese: laicità dello Stato; diritto al lavoro e alla sicurezza sul lavoro; diritto di scelta per la propria salute e tutela della stessa, per tutti; informazione libera, pluralista e basata sulle interazioni.
L’adempimento del mandato elettorale per il quale si viene eletti e del quale i cittadini elettori sono costantemente giudici. Tale adempimento dovrebbe rappresentare una condizione minima, senza la quale “fare politica” diventa semplicemente un modo per raggiungere obiettivi personali e di potere.
La risoluzione di emergenze sociali, tra cui (ne citiamo solo alcune): impatto ambientale dei rifiuti; sistema della Sanità; aiuti alle famiglie e tutela della maternità, attraverso sussidi e asili nido in numero sufficiente; sistema dell’Istruzione e della scuola e scollamento tra questo e il mondo del lavoro; precarietà diffusa e formalizzazione del salario minimo legale.
L’attuazione di riforme politiche non più procrastinabili, quali: l’immediata risoluzione del conflitto d’interessi; una seria riforma del sistema elettorale che impedisca le nomine dall’alto dei parlamentari attraverso l’indicazione della propria preferenza sulla scheda; la decisione sulla non eleggibilità di cittadini, se condannati in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.

Crediamo che fare politica, nel senso etimologico e più nobile del termine, comporti soprattutto fornire un esempio etico, culturale e di serietà ai cittadini che si governano, e che costituisca un ruolo da non sperperare in inutili e volgari liti, dichiarazioni razziste, aggressioni fisiche; questi comportamenti impoveriscono tutti, sia in un contesto interno alla nazione, sia rispetto all’immagine che essa deve offrire al resto del mondo.

Dal momento che Voi siete chiamati a rappresentarci, dovreste porvi come portavoce di coloro che vivono la realtà quotidiana e trasmettono le sue problematiche concrete.

Pretendiamo che la politica torni a essere un servizio alla collettività e che nel fare questo rispetti alcuni precisi standard di correttezza, buona educazione civica, coerenza e chiarezza.

Noi non siamo solo numeri.
Non vogliamo assistere impotenti alla banalizzazione delle parole che non si trasformano in fatti coerenti e responsabili.
Noi siamo quelli che votano. Quelli che scelgono. Quelli che criticano. Quelli che domandano. Quelli che giudicano.

Noi siamo coloro a cui dovete rispondere del Vostro operato, ogni giorno, in qualsiasi momento.
Attueremo un controllo serrato sulle azioni della prossima legislatura e daremo ampio risalto sui nostri blog di ciò che di buono e di cattivo verrà fatto.

Siamo in grado di criticare l’informazione, di valutare l’attuazione del programma elettorale, di giudicare sui fatti e non sulle promesse e sulle favole.

venerdì 28 marzo 2008

Amori primaverili



martedì 25 marzo 2008

Stop the clash of civilization

domenica 9 marzo 2008

Idee utopiche

Oggi sull'aereo un americano si è messo a chiacchierare con la hostess al quale in modo diretto e spavaldo gliha chiesto per chi votava (alle elezioni primarie americane). Lui ha dato la sua risposta e poi ha aggiunto che però pensava che tutto il mondo dovrebbe votare per il presidente statunitense, dato il peso delle decisioni.
Tralasciando le implicazioni politiche, economiche, sociali e nazionaliste: non è per niente una cattiva idea! Magari il voto di uno straniero potrebbe valere la metà o un quarto di quello di uno statunitense.

sabato 23 febbraio 2008

Andate a votare e siatene fieri


Beppe Grillo va in giro urlando "non vado a votare e ne sono orgoglioso". Male, malissimo. Votare è un nostro diritto ma anche un nostro obbligo sociale. Non possiamo dare per scontato questo nostro diritto è quindi un nostro dovere andare a votare. Ora se non ci sentiamo rappresentati da nessun candidato benissimo andiamo a votare e scriviamo sulla scheda elettorale una poesia, disegnamo un fumetto, scirvimao quello che pensiamo o semplicemente lasciamola in bianco.
In anzi tutto, è una presa di posizione molto pi forte. Immaginatevi i risultati elettorali di due paesi, Q e K, che hanno gli stessi partiti, R e G. Ecco i loro risultati elettorali
Q
Voti al partito R: 33%
Voti al partito G: 56%
Voti ad altri: 7%
Schede bianche: 4%
K
Voti al partito R: 11%
Voti al partito G: 18.6%
Voti ad altri: 2.3%
Schede bianche: 68.1%
I dati cosi presentati che cosa vi fanno pensare? Ai Quani piace molto di più R e G rispetto che ai Kesi.
SBAGLIATO! Se vi fate due conti il numero di voti ai partiti è identico: per esempio su 100 cittadini il 30% è andato a vorare di cui il 56 perchento ha votato per G è come dire che su 100 cittadini 16.8 persone hanno votato per G mentre se 90 cittadini su 100 sono andati alle urne di cui 18.6% ha dato la sua preferenza a G è come dire che, sorpresa sorpresa, 16.8 persone.
Questo banale esempio per dire che votare scheda bianca è molto più efficacie che non andare a votare, tralasciando tutto il discorso storico-sociopolitico.
Se non andate a votare ci sorbiremo innumerevoli puntate di porta-a-porta sul perchè gli italiani non sono andate alle urne! E si dibatterà su quanto alla gioventù di oggi non importa la politica!
Non trovo giusto che Beppe Grillo, Fiorello e altre personalità dei media sbandierino e pubblicizzano il non andare a votare. Come detto anche prima, è un diritto e dovere andare a votare. Il voto è segreto e chi vota chi non ce ne può importaare di meno. Che lasciassero fare la campagna elettorale ai politici, che è l'unica cosa che sono in grado di fare! Che Beppe Grillo torni a fare spettacolo, che i politici facciano i politica e che i cittadini facciano il loro dovere!
Se non andate a votare vergognatevi! Se non vi sentite rappresentati dalla classe politica attuale lasciate la scheda in bianco! Comunque, c'è anche l'opzione voto un politico per convinzione (ma mi sa che saranno in pochi) e ovviamente l'opzione voto V per non far salire al governo B!

venerdì 22 febbraio 2008

L'informazione in Italia



Sabina Guzzanti. Annozero 20/09/2007

martedì 19 febbraio 2008

Il Papa oscurantista - contro le donne, contro la scienza

Questo è il testo di una lettera firmata da undici donne autorevoli in diversi campi, che aprirà il prossimo numero speciale di MicroMega in uscita il 29 febbraio (il cui titolo sarà "Il Papa oscurantista - contro le donne, contro la scienza"). Chi la condivide la faccia circolare fin da ora in tutti i modi possibili.

Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti, ora basta! L'offensiva clericale contro le donne - spesso vera e propria crociata bigotta - ha raggiunto livelli intollerabili. Ma egualmente intollerabile appare la mancanza di reazione dello schieramento politico di centro-sinistra, che troppo spesso è addirittura condiscendenza.
Con l'oscena proposta di moratoria dell'aborto, che tratta le donne da assassine e boia, e la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di menomazioni gravissime), i corpi delle donne sono tornati ad essere "cose", terreno di scontro per il fanatismo religioso, oggetti sui quali esercitare potere.
Lo scorso 24 novembre centomila donne - completamente autorganizzate - hanno riempito le strade di Roma per denunciare la violenza sulle donne di una cultura patriarcale dura a morire. Queste aggressioni clericali e bigotte sono le ultime e più subdole forme della stessa violenza, mascherate dietro l'arroganza ipocrita di "difendere la vita". Perciò non basta più, cari dirigenti del centro-sinistra, limitarsi a dire che la legge 194 non si tocca: essa è già nei fatti messa in discussione. Pretendiamo da voi una presa di posizione chiara e inequivocabile, che condanni senza mezzi termini tutti i tentativi - da qualunque pulpito provengano - di mettere a rischio l'autodeterminazione delle donne, faticosamente conquistata: il nostro diritto a dire la prima e l'ultima parola sul nostro corpo e sulle nostre gravidanze.
Esigiamo perciò che i vostri programmi (per essere anche nostri) siano espliciti: se di una revisione ha bisogno la 194 è quella di eliminare l'obiezione di coscienza, che sempre più spesso impedisce nei fatti di esercitare il nostro diritto; va resa immediatamente disponibile in tutta Italia la pillola abortiva (RU 486), perché a un dramma non debba aggiungersi una ormai evitabile sofferenza; va reso semplice e veloce l'accesso alla pillola del giorno dopo, insieme a serie campagne di contraccezione fin dalle scuole medie; va introdotto l'insegnamento dell'educazione sessuale fin dalle elementari; vanno realizzati programmi culturali e sociali di sostegno alle donne immigrate, e rafforzate le norme e i servizi a tutela della maternità (nel quadro di una politica capace di sradicare la piaga della precarietà del lavoro).
Questi sono per noi valori non negoziabili, sui quali non siamo più disposte a compromessi.

Simona Argentieri
Adriana Cavarero
Isabella Ferrari
Sabina Guzzanti
Margherita Hack
Fiorella Mannoia
Dacia Maraini
Alda Merini
Valeria Parrella
Lidia Ravera
Elisabetta Visalberghi



Potete firmare anche voi questa petizione: cliccando qui... e anche se non siete delle donne ma sostenete questa causa!

domenica 17 febbraio 2008

Papa + Ferrara - Petrolio = Medioevo

Venerdì scorso alle 18:20 proiettavano a Newcastle, UK, A Crude Awakening: the oil crash di Basil Gelpke e Ray McCormack. Documentario sull'urgenza di trovare delle alternative valide al petrolio: non solo inquina ma inizia anche a scarseggiare. La cosa che mi ha colpito di più non è tanto l'argomento, a cui ormai ci stiamo abituando come ai ghiacciai dell'Antartide che si sciolgono come gelati sotti il sole d'Agosto e le autobombe in Iraq che scoppiano come botti a capod'anno: fatti da TG a cui ci siamo rassegnati e che in fondo non li consideriamo eventi nel nostro piccolo microcosmo quotidiano. No. La cosa che mi ha colpito di più è stata che in sala l'età media era sopra i cinquant'anni. Di giovani saremmo stati in 4 (su una trentina). Ma porco tricheco abbuffato di gnocchi fritti (scusate lo sfogo) ma se tra vent'anni finisce il petrolio (o comunque scarseggia) quelli che subiranno le conseguenze saremo noi e non i pensionati d'oggi. Ce ne vogliamo interessare almeno un poco oppure aspettiamo di toccare il fondo del pozzo di petrolio? Sembra che siano più preoccupata la gioventù di ieri che noi! Cuore di mamma o superficialità nostra?
Cari lettori, potrete obbiettare che in effetti le 18:20 (anche se in realtà è poi iniziato con 20 minuti di ritardo per tentare di riempire la piccola sala del cinema indipendente) è un orario un pò scomodo. Questo film lo hanno proiettato due volte: una alla proiezione apposta per pensionati con lo sconto 2x1 alle 11 di mattino e l'altro in tardo pomeriggio. Ma il tardo pomeriggio nel Regno Unito è un pò come la nostra prima serata: in un paese dove si finisce di lavorare alle 17, i pub si riempiono come scatollete di sardine dalle 16:59 e la cena è alle 18; un cinema alle 18:40 ci rientra a scoppio e per la cena il cinema è equipaggiato con un ottimo (per gli standards locali) caffè che fa anche piatti caldi che si possono portare in sala!
Iniziamo a pensare ad alternative valide e fattibili chiedendo ai nostri governi - ad avercene uno - di agire e discutere (ne sarà capace la nostra classe politica?) su questioni importanti e attuali invece di sprecare energie nel tentare di retrocedere al medioevo mettendo in pericolo diritti acquisiti negli anni settanta perchè tanto grazie allo scarso petrolio se non agiamo retrocediamo!
Che altro dirvi, se vi capita andate a vederlo che gli addendi alla sinistra dell'equazione del titolo li abbiamo tutti...

Life after the oil crash

venerdì 15 febbraio 2008

Mi ama o non mi ama? Te lo dice il cellulare!

San Valentino è appena passato. L'altra vostra metà via ha inondato di cioccolatini, pensierini, coccole messagini e videochiamate? Vi state domandando se erano sincere o meno? Siete nel posto sbagliato, almeno che non vi trovate in Corea del Sud!
L'operatore di telefonia mobile coreana KTF offre agli utenti un servizio, per poco più di un euro al mese (o 20 centesimi a chiamata), che segretamente misura la passione nella voce dell'amato/a.
Se durante una videochiamata gli utenti che hanno il "Love Detector", come viene chiamato, guardano sullo schermo appare il love-o-metro. Una volta terminata la chiamata ricevono un sms che dice quanda sorpresa, concentrazione, onestà e affetto sprizzava l'interlocutore.
Dato che l'utente è colui/lei che pagaquesti dati sono inviati solo a lui/lei.

Sarà questa nuova trovata tecnologica più affidabile della bocca della verità? Per ora se vi chiama l'amato/a cercate di essere concentrati, affettuosi e onesti... specialmente se siete in Corea!

Reuters

mercoledì 9 gennaio 2008

Quando David e James portarono Virgilio a spasso


Se il tuo coinquiliono ha un assegno della previdenza sociale di € 241 da andare a riscuotere, chi non lo accompagnerebbe? Specialmente se poi il soldi te li puoi tenere. E cosi che i due 65enni David J. Dalaia e James O'Hare hanno pensato di accompagnare il loro terzo coinquilino Virgilio Cintron a una Pay-o-Matic. Lo hanno caricato su un sedi d'ufficio, quelle con le rotelline, e lo hanno scarrozzato per il quartiere newyorkese Hell's Kitchen. Virgilio era stato traghettato da Caronte sull'altra sponde del fiume (non che il poveretto fosse una persona cattiva, ma visto che per conquistare l'inferno ci vuole poco poi se gia abiti nella cucina tutto è più semplice...) ben prima che i coinquilini lo scarrozzassero in giro per la grande mela! Arrivati alla Pay-o-Matic, si sono accorti che Mr. Virgilio era morto e sono intervenute le forse dell'ordine. E i due pensinati sono finiti in carcere per frode, una frode bizzarra e divertente pa pur sempre truffa. David e James si che , speriamo il più tardi possibile, verranno traghettati da Caronte e sicuramente fra poco verranno traghettati sul grande schermo in una di queste commedie noir!

Salviamo la pigrizia!

"Non vorrai mica oziare! Ci sono molte cose che potresti fare come per esempio andare a vedere una mostra!" Ebbene, fino al 6 Gennaio a Bogotà in Colombia uno poteva andare a visitare la mostra "Estudias o trabajas" all'interno della quale c'era un'iniziativa per far recuperare i valori perduti della pigrizia. In questa installazione c'erano amache , cuscini e letti dove i visitatori potevano oziare! Se vogliono possono anche portarsi da casa lo smalto per leunghie, il vino, lavoro a maglia, film o quello che vogliono per poter oziare bene.
"L'idea è quella di spingere la gente durante le vacanze a pensare alla pigrizia e al suo opposto, il lavoro estremo, e forse di giungere a una qualche conclusione equilibrata. [...] Vorremmo che la gente pensasse alle implicazioni sociali di una pennichella, dello stare semplicemente senza far niente e del perdere tempo. Vogliamo che ognuno s'interroghi su questo", spiega Marcela Arrieta, la curatrice della mostra.
Ozio e pigrizia oggi hanno connotazioni decisamente negative ma otium in latino significa la riflessione, la lettura, l'ascolto della musica, ma anche con l'assenza di attività, il dolce far niente. Tutte cose che purtroppo sono sempre più inconcepibili ed incompatibili in giornate sempre più frenetiche.
Non è un caso che i più entusiasti di questa iniziativa, spiega Arrieta, sono stati i bambini: loro riescono a vivere davvero l'ozio in modo creativo, magari semplicemente disponendo i cuscini in modo diverso. E, soprattutto, danno il medesimo valore all'attività e il riposo: la pigrizia per loro non ha alcuna connotazione negativa.

La Repubblica

mercoledì 2 gennaio 2008

↑ Aborto → ↓ Crimine


Sul sito del correire di oggi appare l'articolo "Il record di New York: 494 omicidi. La città non è mai stata così sicura" dove sostiene come la maggior parte dei giornalisti e politici che il calo del crimine negli Stati Uniti sia dovuto alle nuove leggi più severe ed al nuovo approccio noto come la teoria della finestra rotta. Una teoria se non altro nuova sul perchè il crimine negli Stati Uniti sia diminuito a partire dalla seconda metà degli anni '90 quando tutte le previsioni lo davano in aumento allarmante è quella di Steven D. Levitt.
Questo giovane economista co-autore del best-seller Freakonimics fa due conti e sostiene che una delle motivazione principale per la diminuizione del crimine è stata la legalizazzione dell'aborto in tutti i 50 stati americani nel 1973.
In genere il profilo di un criminale è un individuo che viene da una famiglia povera, con una solo genitore drogato o alcolizzato. Insomma il filgio di una giovanissima alcolizzata o drogata rimasta in cinta e non avendo abbastanza soldi per praticare l'aborto illegale da alla luce un pargolo che non vuole. Anche se non necessariamente facente uso di sostanze illegali, il fatto che la prole non fosse voluta, ovviamente queste sono tutte generalizzazioni, non se ne prenderà cura come si deve anche per la mancanza di mezzi. Quando questa generazione arrivare all'adolescenza si da al crimine.
Nel 1973 l'aborto viene legalizzato, meno donne danno alla luce bambini in realtà difficili e disastre, diminuuisce cosi il numero di possibili criminali. I conti tornano a metà degli annni '90 se le donne non avessero abortito quella generazione di feti abortiti avrebbero avuto una ventina d'anni.
Ovviamente queste sono generalizzazioni, non è detto che quelli che cresocno in realtà difficili siano tutti criminali e vice versa. Anzi, basta pensare al matematico Theodore Kaczynski che venva da una famiglia ricca, aveva studiato a Harvard ed era diventato professore all'Università della California a Berkeley e pure è un criminale famoso negli USA che ha persino una pagina a lui dedicata su Wikipedia!
L'aborto non è un atto criminale bensì, a quanto pare, un atto contro il crimine!

Dubner, Stephen; Levitt, Steven. Freakonomics/i> Penguin Books Ltd. ISBN: 0141019018

Freakonomics Blog