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sabato 23 febbraio 2008

Andate a votare e siatene fieri


Beppe Grillo va in giro urlando "non vado a votare e ne sono orgoglioso". Male, malissimo. Votare è un nostro diritto ma anche un nostro obbligo sociale. Non possiamo dare per scontato questo nostro diritto è quindi un nostro dovere andare a votare. Ora se non ci sentiamo rappresentati da nessun candidato benissimo andiamo a votare e scriviamo sulla scheda elettorale una poesia, disegnamo un fumetto, scirvimao quello che pensiamo o semplicemente lasciamola in bianco.
In anzi tutto, è una presa di posizione molto pi forte. Immaginatevi i risultati elettorali di due paesi, Q e K, che hanno gli stessi partiti, R e G. Ecco i loro risultati elettorali
Q
Voti al partito R: 33%
Voti al partito G: 56%
Voti ad altri: 7%
Schede bianche: 4%
K
Voti al partito R: 11%
Voti al partito G: 18.6%
Voti ad altri: 2.3%
Schede bianche: 68.1%
I dati cosi presentati che cosa vi fanno pensare? Ai Quani piace molto di più R e G rispetto che ai Kesi.
SBAGLIATO! Se vi fate due conti il numero di voti ai partiti è identico: per esempio su 100 cittadini il 30% è andato a vorare di cui il 56 perchento ha votato per G è come dire che su 100 cittadini 16.8 persone hanno votato per G mentre se 90 cittadini su 100 sono andati alle urne di cui 18.6% ha dato la sua preferenza a G è come dire che, sorpresa sorpresa, 16.8 persone.
Questo banale esempio per dire che votare scheda bianca è molto più efficacie che non andare a votare, tralasciando tutto il discorso storico-sociopolitico.
Se non andate a votare ci sorbiremo innumerevoli puntate di porta-a-porta sul perchè gli italiani non sono andate alle urne! E si dibatterà su quanto alla gioventù di oggi non importa la politica!
Non trovo giusto che Beppe Grillo, Fiorello e altre personalità dei media sbandierino e pubblicizzano il non andare a votare. Come detto anche prima, è un diritto e dovere andare a votare. Il voto è segreto e chi vota chi non ce ne può importaare di meno. Che lasciassero fare la campagna elettorale ai politici, che è l'unica cosa che sono in grado di fare! Che Beppe Grillo torni a fare spettacolo, che i politici facciano i politica e che i cittadini facciano il loro dovere!
Se non andate a votare vergognatevi! Se non vi sentite rappresentati dalla classe politica attuale lasciate la scheda in bianco! Comunque, c'è anche l'opzione voto un politico per convinzione (ma mi sa che saranno in pochi) e ovviamente l'opzione voto V per non far salire al governo B!

venerdì 22 febbraio 2008

L'informazione in Italia



Sabina Guzzanti. Annozero 20/09/2007

martedì 19 febbraio 2008

Il Papa oscurantista - contro le donne, contro la scienza

Questo è il testo di una lettera firmata da undici donne autorevoli in diversi campi, che aprirà il prossimo numero speciale di MicroMega in uscita il 29 febbraio (il cui titolo sarà "Il Papa oscurantista - contro le donne, contro la scienza"). Chi la condivide la faccia circolare fin da ora in tutti i modi possibili.

Caro Veltroni, caro Bertinotti, cari dirigenti del centro-sinistra tutti, ora basta! L'offensiva clericale contro le donne - spesso vera e propria crociata bigotta - ha raggiunto livelli intollerabili. Ma egualmente intollerabile appare la mancanza di reazione dello schieramento politico di centro-sinistra, che troppo spesso è addirittura condiscendenza.
Con l'oscena proposta di moratoria dell'aborto, che tratta le donne da assassine e boia, e la recente ingiunzione a rianimare i feti ultraprematuri anche contro la volontà della madre (malgrado la quasi certezza di menomazioni gravissime), i corpi delle donne sono tornati ad essere "cose", terreno di scontro per il fanatismo religioso, oggetti sui quali esercitare potere.
Lo scorso 24 novembre centomila donne - completamente autorganizzate - hanno riempito le strade di Roma per denunciare la violenza sulle donne di una cultura patriarcale dura a morire. Queste aggressioni clericali e bigotte sono le ultime e più subdole forme della stessa violenza, mascherate dietro l'arroganza ipocrita di "difendere la vita". Perciò non basta più, cari dirigenti del centro-sinistra, limitarsi a dire che la legge 194 non si tocca: essa è già nei fatti messa in discussione. Pretendiamo da voi una presa di posizione chiara e inequivocabile, che condanni senza mezzi termini tutti i tentativi - da qualunque pulpito provengano - di mettere a rischio l'autodeterminazione delle donne, faticosamente conquistata: il nostro diritto a dire la prima e l'ultima parola sul nostro corpo e sulle nostre gravidanze.
Esigiamo perciò che i vostri programmi (per essere anche nostri) siano espliciti: se di una revisione ha bisogno la 194 è quella di eliminare l'obiezione di coscienza, che sempre più spesso impedisce nei fatti di esercitare il nostro diritto; va resa immediatamente disponibile in tutta Italia la pillola abortiva (RU 486), perché a un dramma non debba aggiungersi una ormai evitabile sofferenza; va reso semplice e veloce l'accesso alla pillola del giorno dopo, insieme a serie campagne di contraccezione fin dalle scuole medie; va introdotto l'insegnamento dell'educazione sessuale fin dalle elementari; vanno realizzati programmi culturali e sociali di sostegno alle donne immigrate, e rafforzate le norme e i servizi a tutela della maternità (nel quadro di una politica capace di sradicare la piaga della precarietà del lavoro).
Questi sono per noi valori non negoziabili, sui quali non siamo più disposte a compromessi.

Simona Argentieri
Adriana Cavarero
Isabella Ferrari
Sabina Guzzanti
Margherita Hack
Fiorella Mannoia
Dacia Maraini
Alda Merini
Valeria Parrella
Lidia Ravera
Elisabetta Visalberghi



Potete firmare anche voi questa petizione: cliccando qui... e anche se non siete delle donne ma sostenete questa causa!

domenica 17 febbraio 2008

Papa + Ferrara - Petrolio = Medioevo

Venerdì scorso alle 18:20 proiettavano a Newcastle, UK, A Crude Awakening: the oil crash di Basil Gelpke e Ray McCormack. Documentario sull'urgenza di trovare delle alternative valide al petrolio: non solo inquina ma inizia anche a scarseggiare. La cosa che mi ha colpito di più non è tanto l'argomento, a cui ormai ci stiamo abituando come ai ghiacciai dell'Antartide che si sciolgono come gelati sotti il sole d'Agosto e le autobombe in Iraq che scoppiano come botti a capod'anno: fatti da TG a cui ci siamo rassegnati e che in fondo non li consideriamo eventi nel nostro piccolo microcosmo quotidiano. No. La cosa che mi ha colpito di più è stata che in sala l'età media era sopra i cinquant'anni. Di giovani saremmo stati in 4 (su una trentina). Ma porco tricheco abbuffato di gnocchi fritti (scusate lo sfogo) ma se tra vent'anni finisce il petrolio (o comunque scarseggia) quelli che subiranno le conseguenze saremo noi e non i pensionati d'oggi. Ce ne vogliamo interessare almeno un poco oppure aspettiamo di toccare il fondo del pozzo di petrolio? Sembra che siano più preoccupata la gioventù di ieri che noi! Cuore di mamma o superficialità nostra?
Cari lettori, potrete obbiettare che in effetti le 18:20 (anche se in realtà è poi iniziato con 20 minuti di ritardo per tentare di riempire la piccola sala del cinema indipendente) è un orario un pò scomodo. Questo film lo hanno proiettato due volte: una alla proiezione apposta per pensionati con lo sconto 2x1 alle 11 di mattino e l'altro in tardo pomeriggio. Ma il tardo pomeriggio nel Regno Unito è un pò come la nostra prima serata: in un paese dove si finisce di lavorare alle 17, i pub si riempiono come scatollete di sardine dalle 16:59 e la cena è alle 18; un cinema alle 18:40 ci rientra a scoppio e per la cena il cinema è equipaggiato con un ottimo (per gli standards locali) caffè che fa anche piatti caldi che si possono portare in sala!
Iniziamo a pensare ad alternative valide e fattibili chiedendo ai nostri governi - ad avercene uno - di agire e discutere (ne sarà capace la nostra classe politica?) su questioni importanti e attuali invece di sprecare energie nel tentare di retrocedere al medioevo mettendo in pericolo diritti acquisiti negli anni settanta perchè tanto grazie allo scarso petrolio se non agiamo retrocediamo!
Che altro dirvi, se vi capita andate a vederlo che gli addendi alla sinistra dell'equazione del titolo li abbiamo tutti...

Life after the oil crash

venerdì 15 febbraio 2008

Mi ama o non mi ama? Te lo dice il cellulare!

San Valentino è appena passato. L'altra vostra metà via ha inondato di cioccolatini, pensierini, coccole messagini e videochiamate? Vi state domandando se erano sincere o meno? Siete nel posto sbagliato, almeno che non vi trovate in Corea del Sud!
L'operatore di telefonia mobile coreana KTF offre agli utenti un servizio, per poco più di un euro al mese (o 20 centesimi a chiamata), che segretamente misura la passione nella voce dell'amato/a.
Se durante una videochiamata gli utenti che hanno il "Love Detector", come viene chiamato, guardano sullo schermo appare il love-o-metro. Una volta terminata la chiamata ricevono un sms che dice quanda sorpresa, concentrazione, onestà e affetto sprizzava l'interlocutore.
Dato che l'utente è colui/lei che pagaquesti dati sono inviati solo a lui/lei.

Sarà questa nuova trovata tecnologica più affidabile della bocca della verità? Per ora se vi chiama l'amato/a cercate di essere concentrati, affettuosi e onesti... specialmente se siete in Corea!

Reuters