Two base or not two base: that is the question.
Tanto si discute sull’allargamento della base di Vicenza, ma come spesso accade, si perde la rotta nel mare di infomazioni che confondono senza focalizzare sul problema. Manifestazioni, tensioni, opinioni, paure, assenzi e dissenzi.
Gli USA stanno riorganizzando le loro truppe nel mondo, cambia la loro strategia militare, anche se restano pur sempre guerrafondai. Le “minaccie” principale per loro non è più l’URSS e i comunisti (che mangiano i bambini) ma il ‘terrorismo’, che non ha base statuale, e le tensioni con il Medio Oriente.
Il governo Berlusconi aveva gia dato il suo assenzo per l’allargamento della base di Vicenza, e i soldi sono gia stati incassati; anche il Consiglio Comunale di Vicenza aveva gia dato la sua approvazione, sono tutti soldi che entrano… A questo punto diventa difficile negare l’allargamento ai nostri (volenti o dolenti) alleati. Inoltre, l’Italia non ha un ruolo nella politica estera cosi dominante da potersi permettere di prendere certe posizioni, siamo pur sempre l’ultima ruota del carro…
Detto questo, resta il fatto che gli Stati Uniti non possono comportarsi come i padroni del mondo, e gli conviene capirlo al più presto.
Gli Americani, hanno chiuso la base tanto contestata della Maddalena, di sicuro perché gli faceva comodo e non per una vena (o meglio per un capillare) di generosità; ma gli era stato offerto di allargare la base di Aviano che almeno non era così vicino al centro della cittadina come la base veneta. Ovviamente questa proposta l’hanno bocciata!
Rassegniamoci dunque a veder crescere un’area dove vendono carta igenica americana e latte fresco importato dagli USA nel cuore del Veneto.
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