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sabato 17 febbraio 2007

Una voce di tolleranza in una cacofonia di intransigenza


Dalla diocesi di Milano arriva un commento sensato sulle coppie di fatto. Il Cardinale Dionigi Tettamanzi sta cercando una sua via distaccata dalle proposte guerrigliere di Ruini & Co. All’Arcivescovo di Milano non piace lo stile aggressivo imboccato dal presidente della Cei e meno che mai l’idea di una forzatura nei confronti dei deputati cattolici. Ancora una volta Milano dimostra essere un centro democratico di connubio fra fede e rispetto della laicità dello stato.
Tettamanzi ritiene che più che accanirsi contro ai DICO, sarebbe opportuno valutare con attenzione e cautela la scelta, sempre più presente, di non sposarsi ma semplicemente di convivere. Scelta che nasconde insicurezza, incertezza del futuro, precedenti fallimenti. Il Cardinale sottolinea che preferisce occuparsi del perché molti cristiani decidono di non arrivare al matrimonio. Al Consiglio Pastorale che riunirà parlerà di tutto: crisi familiare, DICO, divorzi. Né parlerà...ma sempre con una visione democratica e da pastore che s’interessa ai problemi del suo tempo senza cercare di imporre delle idee. Non ci sono parole d’ordine o appelli alla mobilitazione. Come rappresentate della comunità cristiana il Cardinale Tettamanzi non può non occuparsi dei valori della famiglia, non può non stare vicino ai fedeli che si trovano in queste situazioni. La linea di Tettamanzi è questa: essere vicini alle persone che si trovano in una coppia di fatto e secondo le sue parole: << condividere con amore paziente e incoraggiante un cammino verso la verità dell’amore>>. Il Cardinale dice: << Sappiamo che il tentativo di imporre d’autorità e in maniera univoca e uniforme una nostra concezione della famiglia alla società civile europea sarebbe visto quale pretesa di parte e contribuirebbe probabilmente a radicalizzare i conflitti e a degradare ulteriormente il costume>>.
Apprezzo molto la visione di questo uomo di chiesa, che mi sembra moderata e profondamente cristiana.
Mentre restiamo in attesa della nota Cei di Ruini, il Papa continua per la sua strada e dichiara: «Divorzi e unioni libere sono in aumento e l'adulterio è guardato con ingiustificabile tolleranza». Il Papa ha denunciato le «pressioni di lobby capaci di incidere sui processi legislativi» contro la famiglia. Joseph Ratzinger ha ripetuto che il matrimonio e la famiglia hanno un ruolo cruciale per il destino dell'uomo. «La famiglia merita la nostra attenzione prioritaria. Solo sulla roccia dell'amore coniugale di un uomo e una donna si può edificare una vera comunione».
Lobby??? Chi sa cosa mettono nel caffè del Papa la mattina al posto dello zucchero...


La Repubblica 17/02/07
Corriere.it 17/02/07

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